L’effetto Greta Thunberg
La crisi ambientale e climatica ha risvegliato, soprattutto nei giovani, un forte senso di responsabilità verso il pianeta in cui viviamo. É il caso di Greta Thunberg, una ragazza di vent’anni diventata attivista quando tutte le sue coetanee ancora giocavano.
“Una singola azione può fare la differenza” è il motto di Greta che apprende, troppo presto, la gravità del climate change.
A soli 8 anni, marinava la scuola per scioperare e protestare davanti al parlamento svedese con la chiara e brillante dichiarazione: “Come posso andare a scuola per migliorare il mio futuro se il mio futuro è a rischio?”.
Con l’avvento di Greta Thunberg, la Generazione Z ha iniziato a interessarsi di cambiamento climatico. Milioni di studenti hanno aderito a manifestazioni e scioperi che puntano a sottolineare non solo il problema della salvaguardia del pianeta ma anche la consequenziale sopravvivenza umana. Dopo le proteste dell’enfant prodige, anche nelle elezioni del Parlamento Europeo del maggio 2019, i partiti verdi hanno rilevato un numero di consensi nettamente più alti.
L’utilizzo consapevole di oggetti tecnologici e l’acquisto di prodotti ecosostenibili può essere il primo passo da mettere in pratica.
Educare le nuove generazioni, fin da piccoli, è importante per sensibilizzare e aumentare tutte le azioni sostenibili, possibili.
L’attivista svedese, candidata al premio Nobel per la pace, è il modello più ascoltato negli ultimi anni. Un focus maggiore sul “green” è quello che ci spinge ogni giorno a guardare verso un futuro fatto di energia pulita. Sempre più informati, sempre più eco-friendly, sempre più rispettosi della natura.

